Bologna nel 1838

Mappa Macchi medium

La pianta di Bologna dedicata nel 1840 a Vincenzo Macchi, cardinal legato dal 1836 al 1841, “fotografa” la città all’epoca della visita di Liszt. Oltre ad indicare la posizione della locanda San Marco in via dei Vetturini (l’odierna via Ugo Bassi), dove Liszt soggiornò con Marie d’Agoult nel primo soggiorno bolognese, la mappa, assieme ad altre fonti, ci permette inoltre di individuare l’abitazione di Francesco Sampieri, nel cui palazzo Liszt soggiornò nel dicembre 1838. La residenza di Sampieri viene spesso erroneamente identificata con il palazzo Sampieri di Strada Maggiore. Questo edificio all’inizio dell’Ottocento giunse in eredità a Francesco Sampieri per l’estinzione del ramo della famiglia di cui era proprietà e divenne la residenza della moglie del marchese dopo la separazione della coppia. Francesco Sampieri, del ramo della famiglia detto della Mercanzia, possedeva anche la sfarzosa dimora di campagna di Casalecchio distrutta nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, le cui rovine sono oggi visibili nel parco Talon. Francesco Sampieri in città abitò sempre in via S. Stefano 1, oggi sede della Camera di Commercio. Al piano terra dell’edificio era localizzata la sala – o teatro privato – del maschese Sampieri dove Liszt fece la sua seconda apparizione bolognese.

Del 1850 è la mappa di Enrico Corty, che mostra la città nell’orientamento a  più usuale, nord-sud, rispetto a quella dedicata a Macchi che mostra la orientata sud-nord.

CORTY - mappa

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