Archivio di Giugno 2022

Franz Liszt

Tu es petrus!

Dominus conservet eum


per coro maschile e organo

Da sempre la musica sacro-liturgica di Liszt è stata eclissata dalla sua produzione pianistica e sinfonica. Ma l’immagine di un musicista rivolto quasi totalmente alla musica strumentale profana non tiene conto del cammino spirituale che lo accompagnò per tutta la vita. Oggetto di questa edizione sono due brani: Tu es Petrus e Dominus conservet Eum, composti nel 1880 e pubblicati a Roma, l’anno dopo, da Manganelli. Entrambi sono presenti in un manoscritto acquistato dalla Fondazione Istituto Liszt nell’ottobre 2008 dall’antiquario Kotte. Philippe Wolfrum, curatore della Grossherzog Carl Alexander Ausgabe der Musikalischen Werke Franz Liszt, afferma di aver basato la sua edizione del 1936 su quella del Manganelli poiché ritiene l’autografo perduto. Della stessa idea sono Leslie Howard e Michael Short, i quali, nel Catalogo delle opere di Liszt (Rugginenti 2004), pongono una crux desperationis nello spazio riservato all’indicazione dell’autografo.

Il presente studio dimostra che il Tu es Petrus, sebbene sia una Stichvorlage, possa essere considerato quasi in toto un autografo in virtù delle numerosissime aggiunte e variazioni inserite da Liszt, e che il Dominus conservet Eum sia un autografo in senso stretto poiché redatto interamente dal compositore nel verso del secondo folio, destinato in origine a restare vuoto, e firmato in calce dallo stesso Liszt.

Franz Liszt, Tu es petrus!
Franz Liszt, Dominus conservet eum
a cura di Ezio Spinoccia, Rarità lisztiane / Liszt Rarities, vol. 6, Lim, Lucca 2020
Share

Franz Liszt, Jeanne D’Arc au bucher

per contralto, pianoforte e organo

Share

«QUELLA FIAMMA DI FEDE E DI PASSIONE»

Lettere di Marco Enrico Bossi a Giovanni Tebaldini, a cura di Andrea Macinanti, Anna Maria Novelli, Mariateresa Storino, Società Editrice di Musicologia, Roma 2022, pp 212, € 30.

Il volume raccoglie le lettere che Marco Enrico Bossi inviò a Giovanni Tebaldini dal 23 aprile 1886 al 18 dicembre 1923 per un totale di 133 pezzi (tutti acquistati all’asta e conservati nell’Archivio della Fondazione Istituto Liszt di Bologna), più quattro lettere di proprietà di Laureto Bodoni conservate nel Centro Studi e Ricerche Giovanni Tebaldini di Ascoli Piceno, fondato dalla nipote del musicista, Anna Maria Novelli, coautrice e dedicataria del volume.

L’opera ha alle spalle una lunga storia, da quando la Novelli chiese di poter copiare le lettere aiutata dal marito – Luciano Marucci – inizialmente spinta da motivazioni private, a quando si profilò il progetto di pubblicazione insieme a un Maestro della materia come Andrea Macinanti e a Mariateresa Storino, una presenza esperta dei fondi manoscritti  dell’associazione bolognese. Purtroppo la collaborazione in loco non poté durare a lungo per le difficoltà di salute della Novelli che venne a mancare il 4 maggio 2019.

Nel volume, accuratamente composto dall’editrice SEDEM, il testo delle lettere è affiancato da un ricco apparato di note, dalla cronologia dettagliata dei due protagonisti, dall’indice dei nomi e delle opere  e da un ampio saggio di Andrea Macinanti che introduce nel clima musicale e di pensiero di cui Bossi e Tebaldini furono fra i protagonisti principali: il Movimento Ceciliano.

Le lettere stesse offrono un inedito panorama degli anni a cavallo del secolo e, benché col passare degli anni l’accento degli scritti divenga più diretto e amichevole, non si altera mai l’espressione di una profonda condivisione d’intenti e il rispetto per personali propensioni.

Il volume è arricchito da numerose foto, pubblicate con il gentile consenso delle rispettive famiglie e in gran parte raccolte anch’esse nell’Archivio della Fondazione Istituto Liszt di Bologna.

The volume collects the letters that Marco Enrico Bossi sent to Giovanni Tebaldini from 23 April 1886 to 18 December 1923 for a total of 133 pieces (all purchased at auction and kept in the Archives of the Liszt Institute Foundation of Bologna), plus four letters of property of Laureto Bodoni preserved in the Giovanni Tebaldini Study and Research Center in Ascoli Piceno, founded by the musician’s niece, Anna Maria Novelli, co-author of the volume and to whom it is dedicated.

The volume has a long history behind it, from when Novelli asked to be able to copy the letters helped by her husband – Luciano Marucci – initially driven by private motivations, to when the publication project took shape together with a Maestro on the subject such as Andrea Macinanti and Mariateresa Storino, an expert presence of the manuscript collections of the Bolognese association. Unfortunately, the collaboration on the spot could not last long due to the health difficulties of Novelli who passed away on May 4, 2019.

In the volume, carefully composed by the publisher SEDEM, the text of the letters is flanked by a rich array of notes, by the detailed chronology of the two protagonists, by the index of names and works and by an extensive essay by Andrea Macinanti that introduces in the climate musical and thought of which Bossi and Tebaldini were among the main protagonists: the Cecilian Movement.

The letters themselves offer an unprecedented panorama of the years at the turn of the century and, although with the passing of the years the accent of the writings becomes more direct and friendly, the expression of a profound sharing of intentions and respect for personal propensities never fails .

The volume is enriched by numerous photos, published with the kind consent of the respective families and largely collected in the Archives of the Liszt Institute Foundation in Bologna.

 

Share