Liszt a Bologna – I pianoforti Pleyel

Pannello 05 PleyelUn concerto nella salle Pleyel di rue Rochechouart a Parigi, in un disegno di Mario Brattella ispirato ad una stampa del 1855. Nei ritratti, Camille Pleyel (1788 – 1855), figlio del fondatore della fabbrica di pianoforti Ignace-Joseph Pleyel (1757 – 1831), e la moglie Marie-Félicité-Denise Pleyel, nata Moke (1811- 1875), una pianista che ebbe una importante carriera concertistica.

Nelle fotografie del pannello, un pianoforte Pleyel del 1839.

I pianoforti Pleyel avevano a Bologna il principale sostenitore in Gioachino Rossini, in stretti rapporti di amicizia con Camille Pleyel. Il Pleyel di Rossini è oggi esposto presso il Museo della musica di Strada Maggiore. Liszt definì il Pleyel trovato a Bologna nella sala del Casino «uno dei peggiori usciti dalla  fabbrica», come ebbe a scrivere nel febbraio 1839 a Pierre Erard. Rimane difficile stabilire se il giudizio tranchant dato da Liszt fosse influenzato dal coinvolgimento commerciale del musicista con la ditta Erard.

I Pleyel furono strumenti molto amati da Frédéric Chopin.

(D.T.)

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