Premio Liszt 2014 – Verbale della commissione giudicatrice

Premio Liszt 2014

I tre membri della commissione esaminatrice (Mario Baroni, Azio Corghi, Fabrizio Ottaviucci) si sono riuniti il 17 febbraio 2014 per discutere sull’assegnazione del premio. Il giudizio sui lavori, discussi in ordine di arrivo, è stato il seguente:

Candidato n. 1
Il brano inizia con un effetto di glissato sui tasti neri del pianoforte e successivamente utilizza ancora la contrapposizione (peraltro abbastanza sfruttata) fra tasti bianchi e neri. Nel suo complesso, tuttavia, non dimostra una significativa fantasia inventiva.

Candidato n. 2
La parte pianistica si basa su un brulicare puntillistico non facilissimo da eseguire, ma il pezzo è talora abbastanza interessante soprattutto quando riesce a creare una buona integrazione fra i suoni registrati del pianoforte e la parte da eseguirsi dal vivo.

Candidato n. 3
Si tratta di un brano che parte da un esplicito riferimento a un modello lisztiano di marcia funebre e che nella parte elettronica utilizza “granulatori” che creano un alone grave e cupo. Tuttavia ha qualche ingenuità sotto l’aspetto creativo perché non sempre sa tenere sufficientemente desto l’interesse per l’ascolto.

 Candidato n. 4
La scrittura pianistica è complessa e ben elaborata e la parte elettronica è aggiornata sulla base di strumenti informatici assai sofisticati e dunque dal punto di vista tecnico il brano è interessante. Ma le sonorità tendono a produrre una continuità che rischia di creare qualche monotonia, sia pure talora riscattata da un certo fascino contemplativo.

Candidato n.5
La parte del pianoforte si appoggia al fraseggio prodotto dal computer, ma l’elettronica rimane prudentemente sullo sfondo e si adegua al gesto brillante e quasi lisztiano dell’interprete. In generale il pezzo è costruito sulla base di attese formalmente assai ben organizzate.

Candidato n. 6
L’idea di trasformare la Campanella lisztiana in un brano di musica House è curiosa, ma la sua realizzazione non si basa su elaborazioni musicali particolarmente interessanti e significative.

Candidato n. 7
Il lavoro può avere aspetti compositivamente apprezzabili, ma non può essere preso in considerazione perché è firmato sulla prima pagina della partitura e perciò contraddice il requisito dell’anonimato previsto dal bando.

Candidato n. 8
Anche questa composizione è stata inviata con il nome dell’autore e per di più è incompleta nella parte elettronica e apparentemente solo abbozzata nella parte pianistica. Non è stata inclusa fra i lavori da prendere in considerazione.

Sulla base delle precedenti considerazioni è stata stilata la seguente graduatoria:

primo classificato il n. 5

secondo classificato il n.4

terzi classificati i nn. 3 e 2 a pari merito

quarto classificato il n. 1

quinto classificato il n.6

Gli altri due brani non sono stati presi in considerazione perché contravvenivano ai requisiti del bando.

Vengono successivamente aperte le buste contenenti le generalità dei partecipanti e vengono assegnati i numeri ai corrispondenti nomi:

nome e cognome

titolo

nazionalità

1 – Alberto Giordano La riproduzione italiana
2 – Luigi Ceccarelli   Il contatore di nuvole italiana
3 – Alain Bonardi   Pianotronics 2 francese
4 – José Rafael Subìa Valdez   Chiral equadoriana
5 – Dimitri Maronidis     Orbits greca
6 – Edoardo Casali    La Campanella italiana
7 – Kokoras Panagiotis     West Pole II greca
8 – Robert Farkas          Walking serbo

 

A conclusione dei lavori la commissione decide di assegnare il Premio Liszt 2014 a:

Dimitri Maronidis

 

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