Carlo Pepoli e i quarantaquattro giorni


Antonio Zanolini (Bologna, 31 gennaio 1791 – ivi, 24 novembre 1877), il giureconsulto che aveva fatto parte della commissione provvisoria di governo durante i quarantaquattro giorni, scoppiata il 4 febbraio 1831, ritrasse in un quaderno – conservato a Bologna presso il Museo Civico del Risorgimento – i profili di numerosi compagni di prigionia e di esilio rinchiusi a Venezia presso il forte di S. Andrea e il carcere di S. Severo, nonché alcuni marinai e ufficiali della nave Abbondanza che trasportò i reduci dei quarantaquattro giorni bolognesi prima a Civitavecchia e quindi in esilio a Marsiglia. Nell’album sono presenti due ritratti del conte Carlo Pepoli (Bologna, 22 luglio 1796 – ivi, 7 dicembre 1881) e uno del suo cameriere Giuseppe Garduini accanto a quelli di Giovanni Vicini, Francesco Bevilacqua Ariosti, Francesco Orioli, Cesare Bianchetti, Antonio Silvani, Antonio Zanolini, Alessandro Agucchi, Carlo Pepoli e di militari austriaci. Pepoli, durante l’esilio parigino, fu autore dei testi delle Soirées musicales rossiniane, composizioni vocali parafrasate per pianoforte solo da Franz Liszt ed eseguite in occasione dei concerti bolognesi. Pepoli fu anche il librettista dell’opera I puritani di Vincenzo Bellini, altra opera parafrasata da Liszt e da lui eseguita con grande successo anche a Bologna.

 

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